Quante volte ci siamo sentiti stanchi, sfiduciati e abbiamo creduto di non farcela? Spesso le nostre forze sembrano essere insufficienti per raggiungere i nostri obiettivi… eppure basta la parola di un amico, la speranza di un genitore, per darci la carica e farci capire che ce la possiamo fare. Questo lo sanno bene gli sportivi, che conoscono l’importanza di un pubblico di tifosi convinti della loro riuscita.

Ma sarà vero dal punto di vista scientifico?

Ebbene sì! Gli psicologi hanno studiato a fondo i meccanismi di rinforzo e le convinzioni che stanno alla base del successo.

˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜

Un primo fenomeno, delineato dal sociologo statunitense Robert K. Merton, è quello della “PROFEZIA CHE SI AUTOAVVERA”, ossia «una supposizione o profezia che per il solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare l’avvenimento presunto, aspettato o predetto, confermando in tal modo la propria veridicità». Il semplice fatto di essere convinti di riuscire in un’impresa attiva in noi le risorse che ci servono per riuscire davvero.

˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜

Lo stesso accade nel caso del più famoso “EFFETTO PLACEBO”, quando l’assunzione di una sostanza priva di principi attivi riesce a provocare risposte fisiologiche esclusivamente per la convinzione che essa abbia uno specifico effetto sul nostro stato psicofisico.

È chiaro quindi che la mente ha un super potere! Ma “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.

˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜

Molto spesso non riusciamo da soli a credere in noi stessi e abbiamo bisogno di un “aiuto dal pubblico”. A nostro avviso molto interessante e degno di nota l’esperimento di Robert Rosenthal e Lenore Jacobson effettuato nell’ambito scolastico. I due ricercatori volevano comprendere i meccanismi che agiscono alla base del pregiudizio, ossia un giudizio affrettato, espresso ancor prima di conoscere a fondo la situazione o le persone che si hanno davanti. Il pregiudizio è molto potente, poiché implica che iniziamo a comportarci con gli altri in modo tale da confermare le nostre convinzioni.

Ecco cosa accadde nell’esperimento:

All’inizio dell’anno scolastico gli psicologi sottoposero un’intera classe ad un falso test, convincendo le insegnanti che si trattasse di uno strumento per valutare le competenze cognitive dei bambini. Successivamente indicarono alle maestre alcuni alunni (selezionati in realtà in modo casuale) e li segnalarono come i più dotati.

I risultati furono incredibili: le insegnanti, convinte che questi alunni fossero realmente dotati, cambiarono l’atteggiamento nei loro confronti e ciò fece sì che i bambini selezionati registrassero rapidi e significativi miglioramenti scolastici

Questo fenomeno venne nominato “EFFETTO PIGMALIONE”, dal nome del re di Cipro che scolpì una statua rappresentante il suo ideale di donna e se ne innamorò. La Dea Venere diede poi vita a questa statua, rendendola reale. Lo stesso avvenne con questi bambini.

˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜

Questo semplice esperimento ci fa comprendere quanto sia importante l’idea che gli altri hanno di noi.  Paradossalmente non sono le competenze reali a fare la differenza.

Non emerge il più intelligente, ma il più fiducioso!

Il solo fatto che qualcuno creda nelle nostre capacità fa emergere risorse che neanche pensavamo di avere. Ciò è ancora più incisivo se pensiamo al ruolo dei professori, degli allenatori, dei leader, dei capi… Queste professioni hanno una grande responsabilità.

È fondamentale aiutare gli altri, in particolare i ragazzi, a credere in se stessi e nelle proprie potenzialità. Va fatto un ampio lavoro sulla risorsa più grande: l’autostima!


A cura di:

Dott.ssa Martina Varalli

Riferimenti bibliografici:

Myers D.G., (2013). Psicologia sociale.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...