Anche questa mese torno a parlarvi del latte: perchè scegliere di allattare al seno? da che cosa è costituito il LATTE MATERNO? e, soprattutto, quali sono i vantaggi che porta al bambino?

In primo luogo, mi sembra doveroso portare all’attenzione di voi lettori la posizione che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) prende a tal proposito: il consiglio, per tutte le neo-mamme, è quello di scegliere di allattare esclusivamente al seno nel corso dei primi 6 mesi di vita del bambino, posizione che personalmente condivido e sostengo. L’allattamento al seno risulta essere la scelta più adeguata sotto numerosi punti di vista: nutrizionale, immunologico, neurologico, endocrinologico, ecologico e a questo si aggiunge il fatto che ha un risvolto positivo anche a livello economico. Il problema è che ad oggi, nonostante i numerosi vantaggi che apporta rimane bassa la percentuale di mamme che fanno questa scelta.
Il motivo principale che dovrebbe spingere voi mamme ad allattare esclusivamente al seno i vostri pulcini nei primi sei mesi di vita sta nel fatto che il latte materno conferisce protezione sia a breve che a lungo termine – si parla di IMMUNOMODULAZIONE o, altrimenti di funzione immunomodulante del latte materno – il che è sinonimo di qualità di vita nei paesi sviluppati, ma significa sopravvivenze nelle aree sottosviluppate.

Quali sono le funzioni legate all’immunomodulazione?

Gli studi condotti hanno dimostrato che l’allattamento al seno previene la mortalità nei confronti di malattie infettive che possono colpire sia le vie aeree superiori che inferiori (con una riduzione del 57% delle ospedalizzazioni), a questo si aggiunge una riduzione del 70% del rischio di diarrea nei primi sei mesi di vita.
Sembra che in termini di prevenzione nei confronti di infezioni l’effetto venga mantenuto a lungo: uno studio mostra come i bambini allattati al seno avevano a 6 anni una protezione nei confronti delle alte vie aeree con un effetto superiore rispetto a bambini allattati per soli 3 mesi.
Nei prematuri l’allattamento al seno è associato a: minori infezioni, incidenza di merkel più bassa, tolleranza alimentare migliore

Il latte materno è costituito da componenti bioattivi che agiscono sul sistema immunitario a livello intestinale, sullo sviluppo dell’intestino stesso e sullo stabilire un microbioma (insieme dei microrganismi che colonizzano il tratto gastro-intestinale) che sia il più salutare possibile.

Quali sono le sostanze che regolano questa orchestra?
  • POTEINE: la concentrazione nel latte materno è di 1,2 g/dl, ma solo solo 0,7-0,8 g/dl hanno valenza nutrizionale (ovvero servono per la crescita del bambino), la restante parte sono proteine a valenza bioattiva cioè hanno funzione immunomodulante e antimicrobica: nel latte materno le proteine sono contenute negli isosomi insieme a mRNA che rappresenta la seconda famiglia di composto di cui andremo a parlare.
  • mRNA: acidi ribonucleici presenti liberi nel latte materno o contenuti negli isosomi. Sono in grado di raggiungere l’intestino del bimbo dove sono assorbiti, passano in circolo e vanno a regolare l’espressione genica in tutte le cellule
  • LIPIDI volgarmente conosciuti come grassi: questa famiglia di molecole comprende acidi grassi a corta catena – come l’acido butirrico che garantisce un corretto sviluppo della mucosa intestinale nel bambino – ma più in generale hanno funzione immunomodulante e garantiscono un corretto sviluppo del microbioma acidi grassi a media catena, acidi grassi polinsaturi (0,8% del totale). Gli acidi grassi a corta catena sono poco rappresentati. Inoltre, il latte materno contiene ACIDI GRASSI TRANS NATURALI come il vaccenico che ha funzione antiinfiammatoria.
  • PREBIOTICI: Human Milk Oligossacaride, sono più di 100 zuccheri diversi che esplicano la loro funzione specifica a livello della mucosa intestinale, contribuiscono al corretto sviluppo della mucosa e del microbiota (vengono utilizzati come fonte di energia dai microrganismi che costituiscono il microbioma) e hanno funzione antiadesiva: impediscono gl’ingresso di batteri patogeni a livello intestinale, inoltre sono modulatori degli anticorpi.
  • CELLULE STAMINALI: danno origine a cellule con competenza immunologica e microrganismi che non derivano dalla cute della mammella o dalla cavità orale del bambino ma si ritrovano attraverso circolo enteromammario.
Siete pronti a scoprire quali sono le differenze tra latte materno, latte vaccino e latte in formula? Stay tuned, presto tutte le info in un nostro nuovo articolo.

A cura della Dott.ssa Grossoni Sarah

Fonti: tutte le informazioni sono state acquisite durante il congresso “DAI NUTRIENTI AI FARMACI” che si è tenuto a Milano, presso il Palazzo delle Stelline, in data 5.06.2018

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