La PELLE è l’organo più esteso del nostro corpo, svolge un’importante funzione protettiva sia a livello della superficie esterna che interna. Dal punto di vista strutturale risulta costituita da due strati: l’epidermide e il derma.
L’epidermide rappresenta lo strato più esterno: tra le cellule che costituiscono questo layer le più abbondanti sono i cheratinociti che accumulano al loro interno MELANINA responsabile del colore della nostra cute.
La melanina prodotta dai melanociti esiste in due forme nell’organismo: è sintetizzata come eumelanina, un pigmento scuro presente in concentrazione abbondante nella razza negroide e come feomelanina, un pigmento più chiaro che si forma in seguito ad incorporazione di cisteina (un amminoacido) nel precursore a partire dal quale è sintetizzata. L’eumelanina è molto più efficiente rispetto alla feomelanina nel bloccare le radiazioni ultraviolette, responsabile dell’abbronzatura: quello che accade è che le radiazioni UV colpendo la cute stimolano i melanociti nella produzione di melanina che aumenta, rendendo la nostra pelle più scura.
I livelli di feomelanina sono circa gli stessi in tutti gli individui: è la concentrazione di eumelanina a cambiare dunque il colore della pelle e la capacità di abbronzarsi dipende esclusivamente dalla quantità di questo pigmento prodotta dal nostro organismo.
Cosa determina la produzione di melanina nelle sue due forme?
Bisogna tenere presente il fatto che oltre 100 geni sono responsabili della pigmentazione della pelle, di cui esistono 6 fototipi (scala di Fitzpatrick – la classificazione si basa sul colore di occhi e pelle e sulla velocità con cui la pelle si brucia una volta esposta al sole):
- TIPO 1 = la pelle si brucia sempre, non si abbronza mai (colore bianco)
- TIPO 2 = la pelle si brucia sempre, si abbronza minimamente (colore bianco)
- TIPO 3 = la pelle si brucia minimamente, l’abbronzatura è moderata e graduale (colore bianco)
- TIPO 4 = la pelle si brucia minimamente, si abbronza bene (colore marroncino)
- TIPO 5 = la pelle si brucia raramente, l’abbronzatura è intensa (colore marrone)
- TIPO 6 = la pelle non si brucia mai, l’abbronzatura è intensa (colore marrone scuro/nero)
PERCIO’ LA NOSTRA CAPACITA’ DI ABBRONZARSI IN ESTATE DIPENDE ESCLUSIVAMENTE DAL FOTOTIPO A CUI APPARTENIAMO sarà importante tenere a mente che i soggetti che hanno una pelle chiara saranno più sensibili alle radiazioni ultraviolette (perchè in grado di produrre meno eumelanina) e di conseguenza più a rischio di scottature, eritemi e cancro.
La melanina è l’unico pigmento responsabile della colorazione della nostra pelle?
La risposta è NO, anche i CAROTENOIDI sono coinvolti nella determinazione del colore della pelle e non solo: riducono i danni causati dalle radiazioni UV, diminuendo il rischio di eritema e più in generale hanno un’importante azione antiossidante a livello di tutto l’organismo.
I carotenoidi sono pigmenti rosso-arancio abbondanti nella frutta e nella verdura, si accumulano a livello cutaneo e contribuiscono a conferire una colorazione sana all’incarnato che può virare verso il giallo o il rosso a seconda del singolo individuo.
Uno studio condotto nel 2012 presso l’università di Sant’Andrews, in America, ha dimostrato come aumentare il consumo di frutta e verdura possa determinare, in un periodo di sole 6 settimane, cambiamenti evidenti a livello del colore della pelle (percepibili alla vista e misurabili), conferendo un aspetto più luminoso e salutare.
In più non bisogna dimenticare che molti carotenoidi (il più importante è il β-carotene) sono PRECURSORI della vitamina A, un micronutriente essenziale (non siamo in grado di produrlo, dunque dobbiamo necessariamente assumerlo attraverso l’alimentazione) che è presente nell”organismo come RETINOLO, RETINALE e ACIDO RETINOICO. La vitamina A è importante per la vista, per il corretto funzionamento della risposta immunitaria (è responsabile di una riduzione delle infezione e dei processi infiammatori), gioca inoltre un ruolo fondamentale nel processo riproduttivo e nello sviluppo embrionale.
DOVE TROVIAMO I CAROTENOIDI E CHE CONCENTRAZIONE ASSUMERNE CON LA DIETA?
I carotenoidi sono contenuti nella frutta e nella verdura di colore giallo-arancione, sotto è riportata la concentrazione di β-carotene per alcuni alimenti
- carote = 8285 μg/100g
- melone giallo = 2020 μg/100g
- peperoni rossi = 1624 μg/100g
- albicocche = 1094 μg/100g
- mango = 640 μg/100g
- pomodori = 449 μg/100g
Per quanto riguarda il fabbisogno giornaliero nel caso della vitamina A si parla di RE = RETINOLO EQUIVALENTI, che tengono in considerazione l’attività delle diverse forme:
1RE = 1 μg di tutto trans retinolo = 6 μg di β-carotene = 12 μg di tutti gli altri carotenoidi
Il PRI (Population Reference Intake) per la vitamina A è di 500 μg RE/die (sono sufficienti 100g di carote per assimilare la quantità raccomandata),
ATTENZIONE però, un eccesso di vitamina A è pericoloso, soprattutto nelle donne in gravidanza, non superare dunque i 3000 μg RE/die
A cura della Dott.ssa Sarah Grossoni
Bibliografia di riferimento:
- LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento, per Nutrienti ed energia per la popolazione Italiana)
- Mariani Costantini, Cannella, Tommasi, Alimentazione e nutrizione umana, Il Pensiero Scientifico, ottobre 2016
- John D’Orazio, Stuart Jarrett, Alexandra Amaro-Ortiz and Timothy Scott “UV Radiation and the Skin” (2013), International Journal of Molecular Sciences
- Ross D. Whitehead, Daniel Re, Dengke Xiao, Gozde Ozakinci, David I. Perrett “You Are What You Eat: Within-Subject Increases in Fruit and Vegetable Consumption Confer Beneficial Skin-Color Changes” (2012), PlosOne
- Nityanand Maddodi, Ashika Jayanthy, and Vijayasaradhi Setaluri, “Shining Light on Skin Pigmentation: The Darker and the Brighter Side of Effects of UV Radiation” (2012), Photochem Photobiol.