Trattare l’igiene delle nostre parti intime come trattiamo il resto del corpo è un grosso errore. La vagina, infatti, ha un pH diverso dalla pelle e richiede una routine igienica differente. Inoltre, molte donne non lo sanno, ma la vagina è “autopulente” (grazie alle sue secrezioni) e non necessita quasi mai di essere lavata internamente. Ma vediamo qualche informazione più nello specifico.

Non solo il pH vaginale è diverso da quello della pelle, ma cambia anche a seconda delle fasi della vita: nelle bambine e nelle ragazzine (prima del menarca) è più alto (circa 4.5 / 5), come anche in menopausa (intorno ai 5), mentre in età fertile si abbassa (3.5 / 4). Il pH acido della vagina la aiuta a mantenere i suoi batteri specifici (i lattobacilli) e combattere quelli nocivi. È un equilibrio delicato, e per questo va rispettato con saponi appositi e buone norme igieniche in generale. Vediamone qualcuna:

  • Usare biancheria di cotone, evitando i tessuti sintetici che non lasciano traspirare.
  • D’estate, non tenere per troppe ore addosso il costume bagnato.
  • Asciugarsi sempre da davanti verso dietro (meglio ancora se tamponiamo), per evitare il passaggio di germi provenienti dall’intestino verso la vagina.
  • Evitare di indossare sempre pantaloni molto aderenti (specie quando fa caldo!).
  • Fare lavande vaginali solo su prescrizione dello specialista, MAI usarle d’abitudine. La vagina non ha bisogno di essere lavata al suo interno! (tranne in casi eccezionali)

Momenti particolari, attenzioni particolari:

Mestruazioni:

Il consiglio è quello di lavarsi un paio di volte al giorno (idealmente mattino e sera). Visto che in realtà il sangue non è “sporco”, il vero obiettivo è quello di tenere le parti intime asciutte (il più possibile). Per questo, si consiglia di cambiare spesso l’assorbente, magari alternando interni ed esterni oppure, meglio ancora, usare la coppetta mestruale.

Gravidanza:

Adottare le stesse norme igieniche che si avevano prima del concepimento. Favorire ancor più l’utilizzo di capi intimi di qualità, ed evitare abiti stretti. Avere perdite biancastre è nella norma: si chiama leucorrea gravidica ed è totalmente fisiologica. Anche in questo caso, se si usano salva-slip, cambiarli spesso. In alternativa si possono non indossare affatto, e cambiare più spesso gli slip. Fare però attenzione se queste perdite dovessero essere maleodoranti, poiché potrebbe essere sintomo di un’infezione, che non va mai trascurata.

Post-partum:

Nei primissimi giorni dopo il parto, lavarsi può essere fastidioso se si ha avuto una lacerazione. O al contrario, si può trarne sollievo. Si consiglia generalmente di lavarsi col sapone una sola volta al giorno, ma più volte con sola acqua (magari fredda, per dare sollievo). Tamponare con l’asciugamano piuttosto che sfregare, e cercare sollievo con un trucchetto da ostetrica: mettere in freezer degli assorbenti leggermente inumiditi e… godersi il sollievo!

E infine, qualche rimedio naturale per i piccoli fastidi (prurito e bruciore):

  • Lavaggi con acqua e bicarbonato (a cui si possono aggiungere poche gocce di olio di tea tree)
  • Lavaggi con infuso di malva
  • Applicazione di creme alla calendula, o alla camomilla

A cura dell’ostetrica Francesca Mapleston

Bibliografia di riferimento:

  • Ostetrica, di W. Costantini – D. Calistri

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