I social network sono servizi internet formati da gruppi di individui che sono connessi tra loro tramite diverse reti sociali.
Tramite i social si ha la possibilità di scambiare informazioni, foto o video con persone molto lontane da noi. Si tratta, proprio per questo motivo, di una comodità assoluta: tante persone, infatti, dichiarano di possedere un account social e di non volerlo cancellare proprio per rimanere in contatto con amici e familiari lontani. Oggi, inoltre, i social sono diventati di moda: è difficile trovare persone che non facciano uso di nessun tipo di social (what’s App incluso).
MA QUESTI STRUMENTI QUANTO INFLUENZANO LA NOSTRA VITA EMOTIVA?
Se scorriamo le pagine di qualsiasi social, notiamo immediatamente la presenza di post e fotografie che ritraggono persone sorridenti, spensierate, che sembra che stiano passando i momenti migliori della loro vita. I social, infatti, non fanno altro che amplificare le emozioni altrui, che siano esse positive o negative.
Pensiamoci bene: se stiamo passando un bel momento in compagnia dei nostri amici, l’ultima cosa che ci viene in mente è quella di scattare una foto e di pubblicarla rendendola visibile a tantissime persone, no?! In caso contrario forse significa che non siamo così impegnati a divertirci insieme alle persone con cui siamo in quel momento, e quindi che non siamo così felici come vogliamo far credere sui social.
Altra cosa, sui social network possiamo far credere qualsiasi cosa, creare un’immagine di noi che sia completamente distorta dalla realtà ma che allo stesso tempo alimenta nei nostri seguaci un senso di inadeguatezza rispetto a noi. Un esempio: siamo in macchina sotto la pioggia, decidiamo di scendere dalla macchina, scattarci un selfie, pubblicarlo sulla nostra pagina social inventando di aver corso sotto la pioggia per moltissimi kilometri. E’ possibile che con quel selfie otterremo molti like, ma di fatto non siamo andati veramente a correre sotto la pioggia, in questo caso diamo un’immagine sbagliata di noi, dall’altro lato, le persone che hanno visto la nostra foto potrebbero pensare a come siamo stati coraggiosi e sportivi a decidere di andare a correre sotto la pioggia mentre loro hanno preferito restare chiusi in casa sentendosi così pigri e poco interessanti rispetto a noi.
Si tratta di un esempio banale e potremmo farne moltissimi altri, tuttavia, ci fa capire come i social amplificano e distorgono la realtà a nostro piacimento risultando essere una criticità sia per noi adulti ma soprattutto per ragazzi e adolescenti che si trovano già a dover far fronte a tutte le criticità psicologiche ed emotive portate dalla crescita e dallo sviluppo ormonale.
Ultimo elemento su cui mi piacerebbe ragionare è: quando facciamo maggiormente uso dei social? Non esiste una risposta conprovata scientificamente, ma se pensiamo a noi stessi, è facile trovarne una. Vi è mai capitato di passare più tempo su facebook o instagram quando non sapete cosa fare? I social, in questo caso, diventano il perditempo per eccellenza: li usiamo quando siamo in treno, nella sala d’aspetto del nostro dentista o addirittura in macchina in coda. Tutto ciò non ci permette semplicemente di fare niente, di pensare a niente ma ci tiene in continuo contatto con tantissime persone anche se, in vero contatto non siamo mai.
A cura di Dott. ssa Ilaria Caravati
Sitografia di riferimento:
“Finchè smartphone non ci separi”, Nexdav.com
Ho parlato molto di questi temi nel mio blgo visto che oltretutto lavoro nel mondo del social, dall’apparire ciò che non si è, al dimenticarsi che fuori dalla rete esiste un mondo che va guardato e vissuto ma pare che la sedenterietà da social sia di gran lunga preferibile ancora da molti.
"Mi piace""Mi piace"
Si tratta di un sistema molto complesso e pericoloso, come scrivo nell’articolo, soprattutto per i più piccoli. L’importante è, secondo me, mantenere una sorta di senso critico per evitare di venirne completamente assorbiti.
"Mi piace""Mi piace"